Il coraggio di restare di Grazia Lissi – Longanesi Editore

Il coraggio di restare

Il titolo di questo libro può trarre in inganno. “Restare”, per un’azienda non significa solo mantenere la produzione in Italia quando tutto ti dice che i costi sono poco competitivi, e la burocrazia insostenibile, oppure figli che raccolgono il testimone del fondatore, magari improvvisamente, e devono dimostrare di essere imprenditori, loro, che l’azienda la ereditano e non l’hanno creata con le proprie mani e cioè devono “restare sul mercato”, resistere alla tentazione di vendere, di cedere il timone a un gruppo interessato all’acquisto.

Anzi, è spesso il contrario: la mancanza di queste sfide, di difficoltà apparentemente insormontabili, di questi ostacoli imprevisti, è la ragione della vera crisi di molte aziende che non hanno l’occasione o il momento di svolta che ti obbliga a cogliere le nuove sfide e soprattutto a domandarti quali siano le ragioni profonde del successo di una idea imprenditoriale o di un prodotto in un dato momento storico.

Grazia Lissi è giornalista e fotografa, non è aziendalista o economista di impresa, e, forse per questo, riesce a darci un saggio sapientemente distillato di genuina analisi degli “spiriti animali”, della passione che porta persone anche senza formazione accademica a creare un vero e proprio mondo grazie alla spinta irresistibile della volontà di intrapresa, questa scintilla che accende una reazione a catena incontrollabile verso l’eccellenza nel mondo, verso la creazione del valore.

Questo mondo fatto di famiglie, di sogni, di progetti, di relazioni, di informazioni, di particolari per altri insignificanti, di dettagli sui quali costruire un vero e proprio nuovo modo di vedere la realtà, ribaltando spesso luoghi comuni come “si è sempre fatto così” oppure “non c’è spazio” o “i giochi sono fatti”.

L’imprenditore e l’azienda, emergono in questo libro come un binomio inscindibile più comprensibile come “la personalità di un essere umano e le sue intuizioni”, un personaggio creativo, soprattutto nella versione Made in Italy, in ogni aspetto anche delle relazioni umane con clienti, fornitori e collaboratori, che non segue la corrente, ma anticipa il cambiamento, ribaltando le regole ritenute ferree, e, spesso creando nuove regole che tutti gli altri non potranno che inseguire.

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