Il pubblicitario, lo spot e i libri

http://italians.corriere.it/2016/08/31/il-pubblicitario-lo-sport-e-i-libri/

Decathlon

a rispondere per le rime al pubblicitario che ha proposto alla nota catena di negozi sportivi la pubblicità della foto, ci ha già pensato Assolibrai ( http://www.illibraio.it/decathlon-si-scusa-e-rimuove-la-pubblicita-su-sport-e-libri-381285/ ). Pubblicità prima promossa e poi ritirata, come il link stesso spiega. Sia chiaro che i giovani in Italia hanno bisogno di fare più sport, soprattutto al sud dove chi viaggia spesso come me nota in modo evidente un aumento dell’obesità tra i bambini delle elementari e medie: ma che c’entrano i libri? Molti amici librai hanno riempito le loro pagine Facebook, strumento molto diffuso per tenere contatti con i propri clienti lettori affezionati per spiegare quanto (poco) capisca il pubblicitario di libri e di ciò che può dare la lettura. Sforzo inutile in Italia, paese dove chi ha i migliori punteggi invalsi ottiene misteriosamente i peggiori voti di diploma, e viceversa, e dove tanto meno si capisce e si conosce una materia, un argomento, un tema, tanto più ci si sente autorizzati a parlarne.

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