«È vero, porto sempre cravatte difettate, come mio nonno e mio padre. Mio nonno indossava cravatte poco rappresentative perché diceva che il cliente non avrebbe mai comprato la stessa del commesso. Mio padre sosteneva che se ne indossi una troppo bella poi il cliente non riesce più a sceglierne un’altra».
E’ il vero lusso, quello di potersi mettere un gradino sotto al cliente, orientandolo verso il vissuto del prodotto che è meglio per la tua azienda.
In questa intervista c’è anche altro e più a livello strategico: «Lavoriamo con il freno tirato: realizziamo 160 cravatte al giorno a fronte di una richiesta di 800».
L’azienda cresce del 10% annuo, ma con altri articoli. Fare mancare il prodotto: una delle più convincenti “antileggi” del lusso.