Molte strutture alberghiere hanno ricevuto fiumi di cancellazioni di prenotazioni nelle ultime settimane e sono quelle della stagione estiva che ormai è compromessa. Il danno è maggiore in quanto molti turisti tedeschi e austriaci si rivolgeranno alle strutture nazionali che hanno già un piano di ripresa che il loro governo ha stilato dando come al solito certezze all’economia.
Cosa fare per rilanciare il settore turismo così importante per l’economia italiana? Il settore occupa il 6% dei lavoratori, genera il 13% tra diretto e indiretto e per la ristorazione la percentuale arriva al 25% del fatturato?
Ecco un esempio di cosa NON fare e come NON farlo.
Il piano della Regione Lombardia annunciato in questi giorni, di un importo complessivo per 3 miliardi, che prevede a pioggia contribuiti per provincia e all’interno della singola provincia fondi per singolo comune da erogarsi “entro il 2022” è quanto di più sbagliato ci sia.
Dare al singolo Comune qualche decina di migliaia di Euro in tre anni non è la risposta corretta per rilanciare il territorio e l’economia locale.
Meglio concentrare e liberare subito le risorse, organizzarle per singolo “territorio” o “comprensorio” e finanziare opere infrastrutturali utili a rilanciare l’attività turistica a partire dai clienti italiani non lontani dalla zona che saranno i primi a ripopolare le zone turistiche, in attesa del turismo internazionale.
Esempi del turismo del futuro possono essere:
- Credito di imposta legato al mantenimento dell’occupazione per affrontare a breve le scadenze di IMU e TARI/TASI.
- Sospensione per un anno della Tassa di Soggiorno compensando le entrate dei comuni con altre risorse, anche europee.
- Finanziamento a carico delle Regioni dei pagamenti degli abbonamenti SIAE a carico delle strutture per il 2020 per il periodo di chiusura.
- Creazione di percorsi ciclo pedonali turistici storico-paesaggistici e sportivi di medio-lungo raggio che permettano di arrivare alla zona con la mobilità dolce (percorsi di trekking in più giorni, ciclopedonali, treno + bici). Progetti come la ciclabile lungo il Po, quella della Via Mala dallo Spuga, lungo il Lago di Como fino a collegarsi a quella dell’Adda che collega Lecco con il Po, la ciclabile Brescia Cremona sono esempi.
- Rafforzamento della mobilità sostenibile delle linee dei treni regionali: più treni moderni attrezzati, meno affollati, più frequenti, linee veloci e moderne servono per la ripresa del traffico pendolare di chi lavora e studia, ma anche verso la direzione opposta verso la provincia per il turismo del fine settimana.
- Contributi a fondo perduto legati al mantenimento dell’occupazione per gli investimenti delle strutture alberghiere e ricettive di riconversione verso settori medicosanitari e sportivi in crescita, centri di eccellenza per riabilitazione sportiva, geriatrica e infantile, centri benessere, cura e terapici a breve utilizzabili anche per le quarantene di persone guarite dal virus.
- Contributi a fondo perduto legati al mantenimento dell’occupazione per la ricapitalizzazione e la fusione di strutture alberghiere e di ristorazione incentivando le fusioni e combattendo il nanismo delle società italiane.
- Creazione di un canale preferenziale per le strutture alberghiere di accesso alle prenotazioni di visite a musei e luoghi turistici a pagamento, con sconti e percentuali riconosciute sui propri clienti indirizzati all’acquisto.