
In una recente intervista su Il Corriere Economia il CEO di Galbusera Roberto Serra racconta le strategie del gruppo alimentare di biscotti e snack salati, snocciolando i temi caldi, quali la crescita esterna con l’acquisizione di Tre Marie, il salto di dimensioni conseguente, la distribuzione degli impianti e la loro saturazione, la scelta strategica di aver selezionato solo grani italiani, provenienti da Piemonte, Lombardia ed Emilia.
Quest’ultimo aspetto si lega direttamente alla scelta del mercato salutistico dell’alimentazione oltre che del controllo della produzione.
Interessante è che si tratta di un indirizzo strategico dato dalla famiglia Galbusera come lo stesso Serra spiega, che viene definita “ossessione per la qualità delle materie prime” e la presenza di assaggiatori.
E aggiunge: “non a caso nel nostro mondo vanno bene le aziende familiari”: affermazione molto interessante.
La famiglia proprietaria dell’azienda, per forza di cose, è uno dei possibili perni di una visione strategica a lungo termine dell’impresa e del suo modello di business, della strategia di posizionamento e un po’ di tutta l’identità. E questo si concretizza con la presenza della famiglia nel CDA e con strumenti di condivisione continua della strategia, ma anche con strumenti di rendicontazione che l’alta direzione e il CEO devono sviluppare e presentare.
L’importanza di questi strumenti si dimostra ancor più vitale in presenza di generazioni successive a quella di costituzione e fondazione dell’impresa, allorché occorre mantenere coesi i vari rami della famiglia la cui parentela si allontana e i cui patrimoni iniziano ad essere inevitabilmente separati e destinati a investimenti diversi.
L’altro aspetto interessante di cui si parla nell’intervista è la crescita di una “prima linea di manager” che Serra ha coltivato, fatto crescere fornendo loro il modello di gestione nell’ottica di ciò che egli definisce “imprenditività”.
Ma tutto questo richiede ancora una volta strumenti di cogestione, confronto, misurazione e delega esattamente come la relazione di condivisione tra proprietà e CEO.
E’ la costruzione del modello di governance, degli strumenti di delega e controllo e la crescita dei team di direzione il perno fondamentale della gestione di un’azienda complessa e strutturata. Questo avviene spesso con il coinvolgimento di figure professionali esterne e terze, advisor, revisori, commercialisti, avvocati di impresa, consulenti di direzione aziendale della proprietà e del management.
PS: i biscotti di Galbusera sono davvero buoni!
Per chi vuole discuterne: gianluigi@gianluigimelesi.com