
Come avviene in occasione di ogni crisi o rallentamento per le incertezze dell’economia, le assicurazioni del credito taglieranno i fidi in modo automatico e lineare a tutti i settori e le aziende.
Questo è avvenuto anche nella crisi del 2009-2011 e nel 2020-21 per il Covid: l’onda delle insolvenze viene sempre anticipata dalle assicurazioni del credito mediante una azione preventiva che chiude i rubinetti per ridurre le perdite previste.
A questo va aggiunto che molte aziende non hanno ancora depositato il bilancio, e non sono poche quelle che sono comunque in continuità, soprattutto piccole: a incertezza si aggiunge l’incertezza di dati di bilancio precedente aggiornati a più di un anno addietro. In momenti di incertezza economica, la mancanza di dati aggiornati è fatale, il prenditore di rischio riduce il fido e lo fa automaticamente “salvo revisione su nuovi dati”.
Molte aziende si ritroveranno perciò di fronte a questo duplice fenomeno:
- Vedere ridotti i plafond di fido assicurato verso i clienti, dovendo scegliere se prendersi in carico parte del rischio o ridurre il fido cliente con rischio di perdita di vendite e di immagine verso il cliente
- Vedere ridotti i fidi che i fornitori dell’azienda concedono, con il rischio di vedere ridotto il ciclo del capitale circolante
Questa duplice azione riduce la liquidità in un momento così critico come quello della ripartenza precaria verso la quale siamo diretti nei prossimi mesi.
Ecco come operare a breve:
- Depositare subito il bilancio se possiible entro aprile, massimo la prima metà di maggio verificando che sia stato caricato a sistema.
- Predisporre un budget/ bilancio previsionale per l’anno in corso inclusivo dei una tesoreria a breve e a medio termine e di una relazione settoriale e di un business plan contingente per la gestione della crisi
- Contattare l’analista del proprio settore tramite il fornitore o, meglio ancora direttamente assicurandosi che disponga di tutti i dati per aggiornare i fidi.
- Approfittare dell’incertezza per creare un canale diretto di comunicazione con il decisore del fido: la trasparenza è sempre la migliore politica e le informazioni di settore di un analista sono un canale privilegiato
- Stabilire comunque un canale diretto e trasparente con il Direttore Commerciale, CFO o Credit Manager del fornitore al fine di comprendere quali sono le motivazioni di eventuali tagli di fido e i parametri per sostenere il credito: i fornitori sono parte del sistema azienda, è importante sostenerli sempre.
- Pianificare comunque la presenza di uno strumento di Business Intelligence aziendale che costantemente e in modo coerente fornisca dati, indicatori, parametri, confronti e tendenze integrati per il monitoraggio della situazione aziendale
La presenza di un ERP evoluto di Business Intelligence, per esempio quello di Cedec, Centro Europeo di Evoluzione Economica, specializzato in PMI familiari https://cedec-group.com/it/cosa-facciamo/business-intelligence garantisce l’analista poiché come dicono i latini “in modus stat virtus” cioè l’eccellenza e la qualità è data dalla forma dello strumento, dalla sua natura, più che dalla positività del dato stesso. Ciò contribuisce molto alle delibere del settorista dell’assicurazione che deve decidere sul fido.
Come sempre, gestire il rischio, acquisire e analizzare le informazioni, approfondire tutti gli aspetti, disporre di strumenti manageriali adeguati per prendere decisioni e confrontarsi con professionisti adeguati alla tipologia e criticità delle strategie è la strada maestra per affrontare la complessità e non perdere tempo in inutili congetture correndo dietro alle urgenze ogni volta che ci viene richiesto un Business Plan.
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